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La scoperta che la Terra è rotonda
e gira attorno al sole
non ha reso il mondo più semplice.
La consolazione che un giorno
forse comprenderò ogni cosa
non è una risposta.
Impotenza e nostalgia di qualcosa
che non so.
E la sensazione
che se attraverserò il mondo intero
e imparerò a vedere nel buio
sentirò
che mi sfiora soltanto…
 
 
 
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Vi sono forse istanti in cui ti senti
come prima di nascere.
 
Buio,
regolare silenzio,
tu,
e qualcun altro.
 
Poi lo cercherai per sempre.
 
 
 
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Una vecchia vedova
Lettere non te ne scrivo più.
La posta la tenevi comunque
a casa nostra sul frigorifero.
Allora perché parole al vento…
Sei con me
anche mentre raddrizzo
un quadro appeso
storto.
Da tempo ormai non sono una sciocca.
Non scruto il cielo,
non decifro allegorie,
non mi consolo.
 
Non ti mando messaggi.
Perché dovrei…
La sedia di fronte a me
al nostro tavolo sghembo
non è vuota.
Sulla tua metà ci sono ancora
macchie marroni
di caffè versato.
 
 
 
 
Happy day

Oggi è il giorno fortunato degli ubriachi:
Quello che mendica sul Ponte Carlo
il poliziotto non l’ha cacciato.
La bella fata di ritorno dal negozio
neppure oggi
si è rotta le gambe.
E la pisciona
il controllore l’ha lasciata
arrivare fino a Bystrovany.
 
 
 
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Prima di andarmene
vorrei sapere il suo nome.
Quanti anni ha.
E che cosa sono per lei
le due donne che l’accompagnano.
Più di tutto però,
più di tutto m’interessa
quando sento nel bosco
l’eco riportare il suo grido
in cui non distinguo una sola parola
(come se lacerasse qualche cosa dentro di me):
Perché nonostante tutto
le due donne sorridono felici.
 
 
 
 
 
La parabola della vecchia cagna
 
Il tumore che le cresce sulla mammella
ci ricorda la nostra mortalità.
Il modo in cui prova dolore in silenzio
il nostro fallimento.
Quando calpesta leggera la neve appena caduta
e si volta bramosa verso la città
avvertiamo la nostra paura dell’ignoto.
Il modo in cui mangia con passione lecca la ciotola
è il nostro attaccamento alla vita
altrettanto folle
 
 
 
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in che cosa si distingue
il suo dolore dal tuo
lo sopporta meglio
di quanto tu
il solo pensiero
 
 
 
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Il mio giorno pieno di domande
e se davvero Dio c’è
e non è in me
né in te
ma in quello spazio tra di noi
è quella distanza
perché non lo sentiamo
iniziamo a percepirlo
se usciamo da noi stessi
possiamo spostare i confini
del nostro corpo?
della nostra coscienza?
e dov’è in tutto questo il suo Dio
e perché permette la sua sofferenza
ha occhi? e sono anche di cane?
e il Dio di quel pollo che
abbiamo mangiato ieri con le patate
c’è? e dove se ne stava nascosto
sapeva che per noi significa
un altro giorno a credito
un altro giorno che passiamo
alla sterile ricerca sua?
del senso?
 
 
 
 
Doppia morte

La seconda volta cancelliamo le tracce quasi immediatamente. A precipizio.
Non si tratta più di coraggio. Bisogna fare qualcosa. Non pensare.
Quando muore il primo cane, tutti sanno di che si tratta.
La seconda morte è
una lezione di tabelline.
Uno scherno
del primo dolore.
 
 
 
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Un mondo così muto mi opprime.
La voce degli uccelli vi risuona
come uno sparo.
La lingua umana è fuori posto.
 
 
traduzione: Maria Elena Cantarello